Spesso, come molti, mi fermo a pensare alle cose “grandi”, alla
grande politica, ai grandi eventi, guardo il mondo ma non vedo o considero
poco, il posto nel quale vivo e che spesso ho considerato solamente in funzione
del contesto ed invece:
Il 25 ed il 27 Maggio si sono tenute due Assemblee civiche:
la seconda da 5Stelle Sommacampagna, alla quale ho partecipato prevedendo una mera esibizione di carattere elettorale,
Non prevedevo di scrivere qualche cosa su questo argomento, in fondo “essere contro la costruzione di un Centro Commerciale è come picchiare un bimbo”, poi però metti insieme
IL COMITATO,
I 5 STELLE,
WWW.VIVICASELLE.EU,
e
UNA SIGNORA MOLTO GENTILE, CAPELLI MORI CORTI, INTERVENUTA CONTRO IL
CENTRO COMMERCIALE IL 25, CON UNA DOMANDA CHE SUONAVA SOSTANZIALMENTE COSI’: MA E’ MAI POSSIBILE CHE PER AVERE OPERE DI MITIGAZIONE AMBIENTALE BISOGNA FARE ULTERIORI SACRIFICI?
beh, uno finisce per riflettere e viene da “condividere”,
Premetto che io sono “foresto” proveniente dal Sudtirolo; vivo in Veneto da molti anni, ma si può dire che comincio da poco a conoscere Sommacampagna; lavoro in Quadrante Europa dagli anni 80 quando c’era solo la dogana e qualche ufficio di spedizioniere era in Roulottes;
Caselle, scusatemi, era brutta, grigia e triste.
Sono sudtirolese di madrelingua italiana, ho spesso pensato che in fatto di
sensibilità ambientale il più tiepido di noi, qui viene considerato un
radicale verde; per quello che scriverò qui sotto devo razziare a Sandrini di
vivicaselle.eu il “cul de sac” ed “il sac de cul”;
a mia discolpa ho scritto l’articolo del 25 Marzo “ FAI 4..Passi nella Storia”,
ma veniamo al dunque partendo dalla fine:
in questa storia, l’approfondimento è zero, conoscenza ancor meno, studio ed esposizione a mente sgombra e serena al fine di dire, sì, no, forse, neanche a pensarlo!
Considero tutto questo sbagliato, comunque:
Assemblea del 25: sala piena, persone già calde e contrarie, le prime firme
del Comitato
sono quelle di politici locali, trasversali ad alcuni partiti. Prende la
parola il primo firmatario del Comitato che, in realtà, spiega assai poco,
il 26 Sandrini scrive di rischio “cul de sac” e di un “sac de cul”
necessario, poi si rifugia nel burocratese, e fa bene, evidenziando più volte
gli “8 progetti per salvare Caselle”,
cosa giusta, finendo con la richiesta di ritiro della Delibera, minimo
sindacale, purtroppo tutto questo è sul blog, dovrebbe finire in piazza.
il 27 Assemblea e comizio 5Stelle: rispetto all’Assemblea del 25 siamo su
un altro pianeta.
Peccato, troppo pochi i partecipanti, sala solo mezzo piena. La Consigliere
Galeoto ha esposto il progetto, (quello di 38 pagine che il Comune ha messo a
disposizione sul suo sito), ha evidenziato le parti negative e sottaciuto,molto
parzialmente, le parti positive.
Questa Assemblea sarebbe una buona base di partenza per “discutere” di
questo progetto a mente aperta , complimenti! Ho apprezzato gli interventi di
Daria Ferrari e gli appelli sulla necessità di un cambiamento di mentalità,
culturale, nell’affrontare le questioni ambientali. La parte Centro
Commerciale termina con la richiesta di ritiro della Delibera o richiesta di
Referendum.
Volutamente ultima la Signora Gentile con i capelli mori corti, perché
ritengo che la sua domanda sia quella che apre un’altra discussione, ben più
ampia. La domanda è chiaramente retorica, ma è posta in maniera quasi
sofferente,..... io Le rispondo!
Sì Signora, oggi purtroppo siamo entrati nella condizione che il recupero
ambientale è a volte condizionato da finanziamenti anche provenienti da
speculazione: la questione però non è se qualcuno ci guadagna ma quanto un
progetto sia valido per la Comunità a fronte di un sacrificio che deve essere
il più esiguo possibile;
ritengo sia per questo motivo che il Comune ha indetto questa Assemblea,
per parlarne con calma, per presentare quelle benedette o maledette 38 pagine
di previsione di progetto, che in sala, il 25, non ha visto nessuno: Giunta
presa in contropiede dagli avvenimenti.
Io non so in quanti si siano soffermati a guardare le persone presenti in
sala:
la maggioranza anziani, che di certo non sono entrati nel sito del
comune a vedere ma che si sono trovati davanti una pubblicità, trasversale a
partiti politici, che affermava: Centro Commerciale di 75.000.- metri quadrati,
il doppio della Grande Mela!
ebbene, sono intervenuti con un simile mostro nella testa e negli occhi,
Hanno sentito parlare di traffico, di chiusura della gelateria, di Sona
scontenta della Grande Mela; beh la gelateria probabilmente sarebbe l’ultima a
chiudere, Sona non è scontenta della Grande Mela, Auchan, per chi non lo
sapesse, è autorizzata a raddoppiare la sua superficie.
Inutile parlare qui del tessuto commerciale di Caselle e delle sue ricadute
anche sociali, nonostante sia di primaria importanza non è questo il luogo, mi
limito a dire che una certa demagogia ha vinto, facile.
Mi chiedo: serve a Caselle o a Sommacampagna un Centro Commerciale?: no, dico io,
ma preferisco di gran lunga questo al rischio che fra qualche anno una
Gecofin riprenda l’attività industriale, veramente lo preferisco anche al
lasciare andare Gecofin lentamente in rovina rimanendo così; preferisco
un’ampia corona alberata verde come la vedo a pagina 30 e soprattutto 34,
progetto LAND, che ruderi ed una landa sulla quale nessuno produrrà alcunché di
buono, affacciata su due autostrade e l’aeroporto,
preferisco avere zone per lo sport e per bambini piuttosto che “un nulla
degradato”.
preferisco avere la Giunta Comunale schierata a dire ai proponenti che se
vogliono investire 142 milioni qui, oltre a questo, ci sono altri 8
progetti belli e pronti da finanziare,
e se costruiranno 30 o 40 mila metri di negozi, dei quali non sentiamo
proprio il bisogno, d’accordo, rimanendo bassi e salvaguardando il tessuto
economico commerciale di Caselle, che è tessuto anche sociale.
Ma quello che preferisco io, che ho cercato di informarmi, non conta nulla.
Se l’informazione non raggiunge la maggioranza dei cittadini che la possano
discutere per dare mandato, questo sì, alla Giunta o al Consiglio Comunale
sulla risposta finale, la cittadinanza risponderà con la pancia, non con la
testa né con il cuore.
Io attualmente non posso “fisicamente” parlare ma, per la mia lunga esperienza di spedizioniere, dico che troverei conveniente posizionare lì una industria, specialmente di prodotti destinati all’esportazione o provenienti dall’estero tramite il Quadrante Europa: il risparmio sul trasporto sarebbe importante per non parlare della facilità di gestione del trasporto stesso: cosa se ne direbbe a Caselle? molto, ma non conterebbe nulla, lì ci sono diritti acquisiti. E con questo sono nel “Cul de Sac”,
Serve a poco dire di no, serve la proposta, eccola:
io credo che in molti, da quelle parti, non ci passino da anni e che se ne
sia anche parlato “a vanvera”. In questi giorni ci sono passato io più volte
per vedere e riflettere: in estrema sintesi “ quella zona è già ampiamente
degradata, anche quella verde, bisognosa di interventi di mitigazione, vera
enorme zona di ingresso di smog, con quanto ne consegue, e rumori,
perché non cogliere l’occasione?
Formate un Comitato per il Recupero e la Difesa di Corte Palazzina, Area
Gecofin ecc, trasversale a tutte le parti politiche e/o sociali + due nomi a
caso, se ci stanno: Beniamino Sandrini e Daria Ferrari: un Comitato che
studi e presenti le sue proposte ai privati proprietari delle aree, per
conoscenza al Comune. Non c’è dubbio che i privati vorranno guadagnarci, questo
è lecito, non credo dovrebbe essere questo a fermare il tentativo.
Non è dato conoscere il risultato finale, è ovvio, potrebbe anche essere
sconfortante, ma almeno si sarà fatta chiarezza vera, ambientalismo proficuo
con il cuore e la testa, e semmai, con tanto lavoro, abnegazione ed un “sac de
cul” forse, risultati. (per quello che mi riguarda, dal basso delle mie
capacità, io firmerei la mia adesione domattina.)
Un Saluto,
Es.
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